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Cristalli: compagni di viaggio e rivelatori di Energia

Il mio legame con i cristalli risale alla mia infanzia. Fin da piccolo, sono sempre stato affascinato dalla loro bellezza, dalla geometria perfetta che li caratterizza e dal senso di armonia che trasmettono. Ricordo che alle medie il mio professore di scienze ci aveva insegnato a far crescere i cristalli in casa, usando soluzioni sature di sale da cucina o di sostanze come il solfato di rame e l’allume di rocca. Potevo vedere, attraverso il vetro, il passaggio da un caos disordinato a una struttura precisa e solida. Ero incantato dalla formazione di quelle geometrie, ognuna unica e rappresentativa della sostanza che la generava. Era come osservare la bellezza prendere forma, in un modo quasi magico.

Spesso chiedevo anche al mio papà di accompagnarmi nelle miniere alla ricerca di nuovi esemplari da collezionare, che raccontassero pezzi di storia della Terra, racchiusi in cristalli lucenti e dalle forme perfette..

 

Il richiamo dei Cristalli nella mia vita quotidiana

I cristalli sono entrati a far parte della mia vita in modo profondo e continuano ad accompagnarmi quotidianamente. Al mattino, mi piace sceglierne uno, quello che mi attira di più. Lo tengo con me per tutta la giornata, come un compagno silenzioso. A volte è l’Ametista, che mi avvolge in un’energia calma e protettiva; altre volte può essere una  Labradorite, per portare con me la sua forza trasformativa. Sembra quasi che i cristalli sappiano dove andare e di cosa ho bisogno in quel momento.

Li sento come amici che conoscono il mio percorso. È incredibile come, a volte, siano proprio loro a “decidere” quando è il momento di allontanarsi. Può capitare che un cristallo cada e si rompa, o che io senta il bisogno di regalarlo a qualcuno che incontro lungo la strada. È come se si congedassero, pronti a proseguire il loro viaggio con qualcun altro.

I Cristalli come strumenti di Connessione

Col passare degli anni, ho approfondito il legame con i cristalli attraverso il percorso sciamanico. Ho scoperto che non sono solo belli da guardare o da tenere in mano: sono strumenti potentissimi, capaci di facilitare la guarigione e il passaggio di energia, ho imparato che i cristalli possono fungere da canali per riequilibrare le energie e portare serenità interiore. È un’esperienza che ti connette alla Terra e a qualcosa di più grande, come se ogni cristallo potesse aprire una porta verso un livello più profondo di consapevolezza.

In un momento particolarmente significativo della mia vita, mi sono affidato a una punta di ametista, un cristallo che mi ha sostenuto durante il passaggio di grande trasformazione, dalla scienza alla musica e alla spiritualità.

Ogni sera, lo ringraziavo per l’energia che mi trasmetteva, e sentivo la gratitudine scendere dalla mente al cuore. Era come se l’Ametista assorbisse quella gratitudine e la restituisse potenziata. Poi, un giorno, ho incontrato una persona che desiderava un cambiamento altrettanto importante, e senza esitazioni, ho capito che era giunto il momento di regalare il cristallo a lei. È stata una sorta di “passaggio di testimone” tra il mio percorso e il suo, e ho sentito che il mio compagno di viaggio aveva trovato una nuova strada.

 

I cristalli mi hanno insegnato molto. Sono come concentrati di energia, maestri silenziosi che ci accompagnano finché ne abbiamo bisogno. Ogni cristallo per me  è unico e ha qualcosa da insegnare. Non importa se lo porto con me per un’ora, un giorno o una vita intera: sarà sempre lì, pronto a condividere la sua energia e a fare da ponte tra me  e la bellezza della natura… e io ho imparato a lasciarlo andare, quando è il momento.

 

Per celebrare questa connessione, ho creato una playlist dedicata ai cristalli, pensata per accompagnarti in un viaggio di scoperta e risonanza. Puoi ascoltarla su La Casa della Musica. Che sia un’ispirazione per il tuo percorso, così come i cristalli lo sono stati per me.

 

Emiliano Toso tiene in mano uno dei suoi cristalli