In un recente evento straordinario a Brescia, abbiamo esplorato una nuova frontiera nell’esperienza musicale per i sordomuti, dimostrando che la musica non è solo un’arte da ascoltare con le orecchie, ma può essere profondamente sentita attraverso il corpo. Durante questo concerto, abbiamo utilizzato una tecnologia innovativa sviluppata da Alfredo Bigogno (inventore della tecnologia “Mami Voice”), architetto e operatore di Translational Music.
Questa tecnologia impiega delle tavolette speciali,in abete rosso,che sono state brevettate per trasformare le vibrazioni del suono in stimoli tattili. Queste tavolette, collegate via Bluetooth a un pianoforte, vibrano in tempo reale con il suono dello strumento, permettendo ai partecipanti sordomuti di “ascoltare” la musica attraverso il tatto. L’evento si è svolto presso la RSA Vittoria, dove già esiste un “letto sonoro” creato da Bigogno, utilizzato regolarmente da ospiti, familiari e dipendenti per il benessere della persona e dell’anima.
L’esperienza di “ascoltare con le mani” ha dato ai partecipanti la possibilità di sperimentare un contatto diretto e intimo con la musica. Questi dispositivi infatti permettono di percepire le diverse intensità e tonalità delle note, trasformando ogni composizione in un’esperienza palpabile che si diffonde attraverso la pelle e il corpo. Il culmine dell’evento è stato un esperimento emotivamente potente in cui ho raccolto le vibrazioni trasmesse dalle mani dei partecipanti, trasformandole in musica. Questo ha permesso loro di ascoltare non solo con le mani, ma con il loro intero essere, creando un circuito chiuso di espressione e percezione musicale. Le vibrazioni sono diventate note e le note sono tornate a essere vibrazioni, in un flusso continuo che ha collegato i partecipanti direttamente alla sorgente sonora del pianoforte.
Il feedback ricevuto è stato straordinariamente positivo. Il presidente dell’associazione dei sordomuti, sordo dall’età di sei anni, ha condiviso che non aveva mai sentito la musica in un modo così profondo e coinvolgente. Queste parole sono state una testimonianza potente dell’impatto che queste innovazioni possono avere.
Questo evento non è stato solo una dimostrazione tecnologica, ma una celebrazione dell’inclusione e dell’accessibilità. Mostra che la musica, uno dei linguaggi universali più potenti, può superare barriere che una volta sembravano insormontabili. Offre una nuova via per esperienze condivise, indipendentemente dalle capacità uditive di ciascuno. Come riportato nel *Giornale di Brescia*, i rappresentanti dell’Ente Nazionale Sordi di Brescia e gli alunni della scuola Audiofonetica presenti hanno avuto l’opportunità di testare queste tavolette sonore, sperimentando in prima persona l’intensità emotiva di questa innovazione.
Ovviamente un’esperienza del genere per me, che sono stato scienziato prima ancora di diventare musicista, è un’enorme fonte di ispirazione e di speranza: quella di aprire nuove porte per l’integrazione e la gioia condivisa nella musica, dimostrando che le barriere possono essere trasformate in nuovi modi di percepire e vivere l’arte.
Translational Music è nata quasi per caso, ma la sua missione è quella di trasmettere benessere e armonia, ovunque si diffonda. Il rendere la musica accessibile a tutti, in modi che prima potevamo solo immaginare, può arricchire la vita di ogni individuo con la bellezza di ciò che è universalmente umano: l’arte di ascoltare e sentire veramente.
Link all’articolo del Giornale di Brescia