ART IN MED: quando la scienza si fa musica, arte e meraviglia
Brano consigliato per l’ascolto: Equilibrio
Mi capita spesso di ricevere proposte, inviti, idee da chi desidera esplorare insieme nuovi linguaggi e possibilità. Alcune risuonano più di altre. Quando ho conosciuto la Dott.ssa Claudia Bocca e il suo approccio alla scienza – umano, sensibile, multidimensionale – ho sentito subito che c’era terreno comune da esplorare.
Da quell’incontro si è aperto un dialogo profondo, fatto di ascolto, visione e desiderio condiviso di trasformare il sapere in esperienza, la memoria in relazione viva. È così che è nato il mio coinvolgimento nel progetto Art in Med, che oggi sento vicino in modo autentico.
ART IN MED non è solo un’iniziativa culturale ma un esperimento di traslazione vera e propria: da un patrimonio storico-scientifico, silenzioso e custodito per anni, a una narrazione collettiva fatta di arte, musica, coinvolgimento.
Il progetto nasce a partire da una raccolta di tavole anatomiche ottocentesche realizzate da Giulio Bizzozero, medico e scienziato. Una raccolta che ha dato avvio a un processo di valorizzazione e ricerca, fino a riunire oltre 1200 tavole di ambito medico-scientifico: patologia, anatomia, fisiologia, botanica farmaceutica e farmacognosia, veterinaria. Un patrimonio iconografico straordinario, che rischiava di restare invisibile, e che oggi torna a parlare grazie a una visione che unisce ricerca scientifica, valorizzazione artistica e comunicazione pubblica.
La Dott.ssa Claudia Bocca, referente del progetto, ha voluto sin dall’inizio evitare una trasmissione puramente accademica. Per coinvolgere anche chi non ha una formazione scientifica, ha scelto di attivare un dialogo con il mondo dell’arte e della musica, coinvolgendo il DAMS, l’Accademia Albertina di Belle Arti, il Conservatorio. Una scelta che non solo amplifica i canali espressivi del progetto, ma li rende accessibili a tutte le età, culture e sensibilità.
Quando mi ha raccontato la storia di queste tavole, e il desiderio di tradurre la loro memoria visiva in esperienze immersive, ho capito che Translational Music poteva offrire uno spazio di risonanza a questa visione. Da anni porto avanti questo linguaggio musicale nato per favorire il benessere, creare connessioni profonde tra corpo, emozioni e consapevolezza, e contribuire a tradurre la scienza in un’esperienza viva, corporea, sentita.
In questo contesto, la musica diventa ponte tra passato e presente, tra sapere scientifico e percezione sensibile.
Per ART IN MED ho composto alcuni brani originali, ispirati alle tavole di Bizzozero. Musica nata osservando il tratto del disegno, lasciandomi guidare dalla delicatezza e dall’intenzione con cui queste immagini raccontano il corpo umano. Ogni nota cerca di mantenere viva quella cura, quella complessità, quell’approccio che unisce rigore e bellezza.
Il 6 giugno, nell’ambito di Archivissima 2025 – Il Festival e la Notte degli Archivi, nella suggestiva Aula Magna del Rettorato dell’Università degli Studi di Torino, presenteremo per la prima volta questa esperienza in forma di concerto esperienziale. Una serata aperta alla cittadinanza, in cui suonerò le composizioni ispirate alle tavole ottocentesche e accompagnerò il pubblico in un viaggio attraverso musica, memoria e scienza. Sarà anche l’occasione per inaugurare il nuovo archivio digitale di ART IN MED, che raccoglie tutte le collezioni di tavole, accessibili liberamente sul sito dell’Università di Torino.
A rendere possibile tutto questo non è solo l’entusiasmo, ma una rete di collaborazioni preziose: la Soprintendenza Archivistica e Bibliografica del Piemonte e della Valle d’Aosta, l’Archivio di Stato di Torino, il Centro di Conservazione e Restauro della Venaria Reale, l’Archivio Storico e l’Archivio Scientifico e Tecnologico dell’Università di Torino e molti altri, i docenti e gli studenti coinvolti nel restauro delle tavole di Bizzozero e, da poco, anche di quelle di Benedetto Morpurgo, allievo di Bizzozero, la cui collezione è stata ritrovata per caso in un vecchio cassone dimenticato nelle soffitte.
Anche da questo ritrovamento è nato un cortometraggio, realizzato dal regista Lorenzo Gambarotta, che racconta la storia delle collezioni e delle attività artistiche ed educative che le circondano. Un ulteriore tassello in questo progetto che, come una costellazione, unisce passato e presente, arte e scienza, rigore e ispirazione.
Ringrazio di cuore la Dott.ssa Claudia Bocca, per la passione e la visione con cui ha costruito ogni parte di ART IN MED, e tutte le persone e le istituzioni che stanno rendendo possibile questo cammino.
Vi aspetto il 6 giugno per vivere insieme un’esperienza che non è solo un concerto, ma un momento di traslazione collettiva: da immagine a suono, da scienza a emozione, da archivio a presenza viva.
Emiliano
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